Arrivo a Palazzo Monteverdi

Numero di messaggi : 5 Data d'iscrizione : 29.05.14

Izar fermo' il cavallo e, dopo aver accarezzato la criniera fulva, scese d'un balzo.

Fosse stata presente la madre sicuramente avrebbe considerato poco femminile balzare da cavallo in quel modo e l'avrebbe ripresa scuotendo la testa.

Malgrado tutti i suoi sforzi non era riuscita a farle assimilare del tutto i modi compiti, qualcosa di selvatico e randagio era rimasto in lei e forse sarebbe rimasto per sempre, retaggio del padre scomparso.

Ma nè la madre nè Cosimo parevano essere nei paraggi.

Izar si guardò intorno chiedendosi che fine avessero fatto.

Presentarsi senza accompagnatori a Palazzo Monteverdi, seppur invitata, era sicuramente sconveniente.

Sedette così su un muretto in pietra, nei pressi del cancello che introduceva al lungo viale d'accesso e restò li, dondolando le gambe, lo sguardo fisso alla strada polverosa in attesa di veder comparire la carrozza di famiglia.

Sicuramente Thalatta e Cosimo si erano attardati per scambiarsi qualche effusione in pace prima di raggiungerla.

Capocasato Numero di messaggi : 70 Data d'iscrizione : 05.01.10

Luca Davide stava eseguendo qualche piccolo lavoretto di ristrutturazione della casa, i suoi abiti da lavoro erano tutti impolverati. Aveva scelto di occuparsi personalmente dei lavori, gli piaceva sporcarsi le mani per le cose a cui teneva.
Era una mattinata piuttosto calda, e il cavaliere decise di concedersi una piccola
pausa.

Fece un sorso d'acqua e si mise a passeggiare per i giardini della villa. Da lontano gli sembrò di udire il nitrito di un cavallo e lo scalpitare dei suoi zoccoli impazienti.

"Thunderstorm?", pensò, "No, non può essere. L'ho lasciato dall'altro lato dei giardini".

Incuriosito, Shaer scelse di investigare e si diresse così ai cancelli d'ingresso della
sua proprietà. Scorse una figura da lontano, un'armoniosa sagoma dagli accesi capelli rossi. Non poteva essere che lei. Il cavaliere affrettò il passo per accogliere la dama.

- Izar! Che ci fai qui fuori da sola? - disse mentre si accingeva ad aprirle il cancello.
- Devi perdonarmi, ma non ho servitù nel mio palazzo e non mi sono accorto
della tua presenza. Potevi suonare la campana, sarei accorso. Dai, accomodati dentro, ti offro qualcosa da bere. E' una mattinata caldissima, non restare al sole - continuò, facendole strada.

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Izar! Che ci fai qui fuori da sola?

il suono di quella voce la fece sobbalzare.

Non tanto per la sorpresa quanto perchè ne aveva riconosciuto subito il proprietario.

non devo arrossire, non devo arrossire, non devo arrossire...

ripeteva mentre si voltava in direzione di quel suono.

Luca.. buongiorno.
In effetti stavo aspettando l'arrivo di mia madre e di Cosimo.
mi hanno insegnato che non è consono per una giovane presentarsi da sola in casa di qualcuno...

Izar abbassò lo sguardo un poco imbarazzata.

Però forse se ci fermassimo in giardino non ci sarebbe nulla di sconveniente... e l'ombra di quell'albero è davvero invitante

Alzò lo sguardo ad incontrare il suo e sorrise

Capocasato Numero di messaggi : 70 Data d'iscrizione : 05.01.10

Shaer le sorrise e le fece segno di seguirla.

- Vieni, li attenderemo insieme. Non stare qui fuori da sola che non si può mai sapere. Camminiamo insieme -.

Il cavaliere la accolse sotto al suo braccio e la accompagnò all'ombra dell'albero indicatogli dalla giovane dama.

- Meglio ora? Se ti tranquillizza posso inviare una missiva ai tuoi genitori. Intanto, ti va qualcosa da bere? Dovrei avere dell'ottimo succo di mela in casa, volo a prendertelo e te lo porto. Che ne dici?-.

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Izar si sentiva più stupida del solito...
si rendeva conto di arrossire di continuo e questo la faceva arrabbiare.
Luca avrebbe finito per ridere di lei!
Fece un respirone e poi fingendo una indifferenza che era ben lontana da provare rispose

Grazie... confesso che qualcosa di fresco da bere era proprio quello a cui stavo pensando...

Capocasato Numero di messaggi : 70 Data d'iscrizione : 05.01.10

Il cavaliere le sorrise e si allontanò. Tornò qualche istante più tardi trasportando un vassoio di legno, di quelli con i piedini. Lo poggiò ai piedi della dama e con la mano le mostrò le vivande che trasportava.

- Allora cara Iz, qui c'è succo di mela e succo d'arancia. C'è del pane tostato, marmellata di fragole, burro... Ho portato anche della frutta: mele, ciliegie, pesche. E' tutto a tua disposizione, serviti pure. Ah, e quello è un piccolo omaggio dei miei giardini - concluse lui, indicandole un vaso contenente tanti fiori tutti colorati.

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Da tempo nessuno aveva simili attenzioni per lei.

Izar ne fu piacevolmente sorpresa.

Non era una di quelle gran dame che sembrano sempre disdegnare il cibo, anzi era sempre piuttosto affamata.

Sorrise a Luca e indicando con la mano il prato accanto a lei

Mi fai compagnia?

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