Luca Davide era intento ad accogliere gli ospiti nel cortile quando sentì uno scalpitio di zoccoli all'ingresso. Allungò il collo per vedere chi era arrivato e subito vide Flavio Cesare e Marzia che smontavano da cavallo. Si congedò educatamente dal resto degli ospiti per dare il benvenuto ai nuovi arrivati.
Andò loro incontro a braccia aperte e col sorriso. Era davvero felice che avessero accettato il suo invito. Sapeva che non erano tempi particolarmente felici per la loro famiglia, e quindi apprezzava ancor più lo sforzo fatto dai novelli sposi. Sperava che avrebbe potuto dare loro e agli altri una giornata piacevole, lontana dagli screzi e dai litigi; infondo la quiete della sua villa era sempre riuscita ad appacificare anche gli animi più irrequieti. Sapeva anche di poter incappare in un grande imbarazzo con Flavio Cesare, ma in cuor suo sperava che quell'occasione avrebbe potuto sciogliere definitivamente ogni dubbio e qualsivoglia motivo di imbarazzo.
"Marzia, messer Flavio Cesare, è un piacere ed un onore avervi qui. Benvenuti a palazzo Monteverdi, spero riusciate a trovarvi a vostro agio tra queste mura. Date pure a me i vostri cavalli e li condurrò nelle stalle dove saranno nutriti e strigliati. Posso mandarvi qualcuno per mostrarvi la vostra stanza o fai tu, Marzia? Fate come foste a casa vostra, vi prego" disse il cavaliere stringendo la mano a Flavio Cesare e a Marzia.
Poi si avvicinò al messere e gli sussurrò in confidenza:
"Messer Flavio Cesare, spero che in questa occasione avremo finalmente modo di conoscerci meglio. So quanto sta accadendo in famiglia, ma qui siete a casa mia, e spero davvero riuscirete a trovare un po' di pace. Farò quanto in mio potere affinché possiate sentirvi a vostro agio. Avete la mia parola di cavaliere."
Subito dopo Luca Davide prese le redini dei cavalli e mostrò ai due ospiti la via per entrare, mettendosi da un lato e allungando il braccio verso l'ingresso.